Recensione libro 'A Merry Victorian Christmas' 🌲

Buongiorno con una nuova recensione per 'Le recensioni di Manu', proprio a tema natale. Pronti?

Manu ci parla del libro 'A Merry Victorian Christmas' 🌲⭐🌟


COVER:



 TRAMA:


«Dev'esserci qualcosa di spettrale nell'aria a Natale ― qualcosa in quell'atmosfera chiusa, soffocante, che attira i fantasmi, come l'umidità delle piogge estive fa uscire le rane e le lumache.» Dickens è stato il primo, con il Canto di Natale, a unire fantasmi e buoni sentimenti. Ma non il solo: da Louisa May Alcott a Robert Stevenson, da Thomas Hardy a J.M. Barrie, molti autori vittoriani si sono cimentati con la ghost story natalizia. In questo volume, 38 dei racconti più belli e una raccolta di carole illustrate, da leggere e cantare rigorosamente a lume di candela. Per rabbrividire di paura, di freddo e d'emozione nella notte più lunga e sorprendente dell'anno.


Recensione: ⭐️⭐️⭐️

PRIMA PARTE

Ciao a tutt*! Ci avviciniamo al Natale e anche io mi sto cimentando in letture natalizie di vario genere e tipo, anche lontane dai miei gusti, per cercare un pò di calarmi nell'atmosfera e nello spirito giusto. Essendo un pò Grinch, ho deciso di iniziare con questo gigantesco volume dalle vibes gotiche, perché pensavo che si avvicinasse un pò di più ai miei gusti.

Perché ho specificato prima parte? Perché attualmente ho letto solo la prima metà dei racconti, quindi mi sembra onesto dirlo, ma penso anche che un libro di questo tipo possa essere davvero gustato in questo periodo dell'anno, massimo fino a fine gennaio, quindi ho pensato di cominciare a dirvi la mia opinione nel caso vi steste chiedendo se la spesa valga la resa. A proposito di onestà, non so se ci sarà davvero una seconda parte, perché purtroppo mi duole dire che a me questo libro non mi sta proprio prendendo, sto continuando a leggerlo un pò perché probabilmente ho dei problemi a mettere giù un libro iniziato, un pò perché sono nata curiosa e un pò perché alcuni racconti in realtà mi stanno piacendo e non so mai quando mi capiterà il racconto noioso e quello invece che mi piacerà. 

Per esempio, tolto il primo racconto che è "Il canto di Natale" di Dickens, che è il mio classico preferito in assoluto (ve ne parlerò, io ho dei problemi profondi con i classici, ma è materia per altre recensioni, ma questo è il mio preferito in assoluto!), dal secondo al settimo (con l'eccezione del racconto sul cuculo) sono racconti sui fantasmi. Ora, a me già i racconti sui fantasmi di base non piacciono, ma non mi piacciono perché di norma mi spaventano, questi invece non sono solo noiosi, ma sono pure ripetitivi. 

Non ho proprio provato un briciolo di emozione nel leggerli, onestamente, e il fatto che il linguaggio e lo stile in cui sono scritti sono ormai desueti non è stato d'aiuto.

Il racconto "L'uomo stregato" poi non l'ho proprio capito, mi è parso veramente senza senso, i dialoghi non hanno un filo logico e sembra una brutta scopiazzatura di Dickens. 

Discorso completamente diverso per "Il potere dell'amore" di Louisa May Alcott, che parla di due sorelline povere che hanno fatto di tutto per salvare il Natale per la mamma e i fratellini, ma purtroppo il meglio che sono riuscite a fare è stato recuperare un rametto, piazzarlo in un vaso e metterci su due decorazioni per cercare di farlo sembrare un albero di Natale. Quando vedono il risultato finale sono talmente sconfortate da attirare l'attenzione della vicina di casa, che decide di fare qualcosa di carino per migliorare il loro Natale. E, siccome amore richiama amore, anche altri si uniranno a lei e riscopriremo tutti assieme il vero significato del Natale. 

Che vi posso dire, la Louisa (con l'articolo davanti, come diciamo a Milano) è sempre sinonimo di garanzia!

Infatti anche il suo racconto "Un sogno di Natale, e come si avverò" è un racconto molto dolce che parla di una bambina ricca stufa del Natale e di come ritrovare lo spirito natalizio facendo del bene per il prossimo.

Sono saltata direttamente al suo secondo racconto, proprio perché mi era piaciuto molto il primo, ma poi tornerò indietro e proverò a leggere gli altri. Forse. Non prometto nulla. 

Avrei onestamente messo una stellina, per come ero partita, ma devo ammettere che tolti i fantasmi i racconti cominciano ad avere davvero quello spirito natalizio che cercavo!

E voi che ne pensate? Fantasmi a Natale sì o no?

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