Recensione libro 'Figlia di sangue e rovina' di Sofia Mazzanti

Buon giorno! Abbiamo una nuova recensione dalla rubrica 'Le recensioni di Manu' 💜.

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COVER:


 TRAMA:


Primo libro della trilogia L'ascesa dell'ammazza-fae.


Eriel era l’unica in grado di uccidere i fae.

E Raskael era il fae incaricato di catturarla.

Avrebbe dovuto odiarlo, non desiderare che lui la baciasse una seconda volta.


Eriel non deve smettere di scappare. Se lo facesse, il suo passato la raggiungerebbe, e lei non può permetterlo. Ha già fin troppe cicatrici addosso, e non ha intenzione di lasciare che gliene causino altre.


Raskael non può disobbedire alla sua regina. Ha trascorso tutta l’esistenza a esaudire ogni suo feroce ordine, e l’ultimo è chiaro: trovare l’ammazza-fae e portargliela, costi quel che costi.


Eriel odia Raskael. Raskael non dovrebbe provare alcuna pietà per Eriel. Ma, da quando le loro vite si sono incrociate, ogni equilibrio è stato stravolto, e la salvezza sembra impossibile da raggiungere. Perché, in un mondo fatto di spine, magia ed esseri inflessibili come l’acciaio, non tutto è come sembra, e i segreti racchiusi nel Sottosuolo minacciano di distruggere ogni cosa.

L’odio. L’amore. La vita.



Recensione: ⭐️⭐️⭐️


Voglio partire subito specificando che le tre stelle non sono per me un brutto voto, anzi, sono quantomeno la sufficienza piena. Questo NON è un brutto libro, NON è scritto male, NON ha difetti particolari. Semplicemente, e personalmente, l'ho trovato molto in linea con altri libri del genere già letti, non ho letto di particolari colpi di scena o singolari momenti memorabili che me lo abbiano fatto amare alla follia, anche il worldbuilding e il sistema magico sono abbastanza simili ad altri, ma sono convinta che sia una bella storia, intrattenente, a cui si dovrebbe dare una possibilità, soprattutto se si è amanti dei romantasy, del love triangle, dei fae e delle creature magiche in generale. 

In più ha uno stile molto semplice e scorrevole, non troppo dettagliato, e questo permette di concentrarsi meglio sulla trama e aiuta quelli come me che non amano perdersi in troppi nomi e tecnicismi.

Eriel, la nostra protagonista, ha un carattere forte forgiato da un passato difficile e dalle cicatrici, visibili e non, che si porta addosso, ma è anche incredibilmente umana, ha le sue paure, le sue fragilità, sempre in fuga dagli altri e da sé stessa.

Ha subito un trauma molto forte e mi è piaciuto come è stato trattato dall'autrice, infatti il comportamento di Eriel è coerente con esso.

Raskael, bello e misterioso, è in conflitto con sé stesso, la vita che ha vissuto per millenni improvvisamente non gli sta più cucita addosso come prima, quello che succede a corte lo preoccupa e lo schifa e l'arrivo di Eriel non è certo di aiuto in tutto questo. 

Menzione d'onore per Ardan, l'elfo. 

Sì, lo so, non lo vedete nominato nella trama, e normalmente non lo avrei nominato nemmeno io, perché è il classico personaggio troppo buono per essere vero, ma è l'unico personaggio ad essere davvero misterioso, a nascondere un segreto, a nascondersi davvero. 

Quindi forse non è poi così buono come si possa pensare. Lo adoro! 

A differenza dei protagonisti, ha proprio il sapore del pericolo. Non so come, ma l'ho capito dalla sua prima apparizione, stupendo e sgocciolate d'acqua di fiume. E senza camicia (immaginatemi con gli occhi a cuoricino mentre ci ripenso).

Persino nel finale, mentre avevo intuito dove sarebbero finiti Raskael ed Eriel, non avevo idea della piega che avrebbe preso la trama di Ardan. 

Peccato che si veda poco, ma confido che verrà approfondito nei seguiti.

Sicuramente andrò avanti nella lettura, perché sono convinta che proseguendo ne vedremo delle belle! 

Se questo è l'esordio, non si potrà che migliorare!

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