E' con noi Cristiano Pedrini
Buon sabato a tutti!
Anche oggi una nuova intervista e con noi abbiamo Cristiano Pedrini, autore di "Il sentiero di edelwiss".
Lo ringrazio moltissimo e vi lascio Cover e Trama del suo libro.
Vi lascio anche altre cover, potete tranquillamente cliccarci su e sbirciare così le altre trame.
TRAMA:
L’arrivo dello zelante avvocato Lukas Bauer nel pittoresco villaggio di Ozval, tra le montagne del Sud Tirolo, scuote la tranquillità dei suoi abitanti. Bauer è intenzionato a rintracciare un ragazzo di nome Emil von Leiss e risolvere il caso della sua scomparsa. Ma quello che doveva essere un semplice incarico, acquista risvolti sempre più enigmatici che faranno comprendere a Lukas il prezzo da pagare per proteggere quanto di più prezioso custodiscono quelle montagne. Un tesoro che Emil ha intenzione di preservare, trovando in Lukas un prezioso alleato che sarà pronto a difenderlo, come gli edelweiss, i fiori meravigliosi che tanto decantano le leggende del luogo, così ben custoditi che nessuno può coglierli senza morire.
Ciao e grazie per essere qui! Presentati, cosa fai nella vita.
Descriviti con tre aggettivi.
Buongiorno a tutti. Mi chiamo Cristiano. Chi
sono? Mi piace definirmi un perfetto imperfetto… detto questo, vivo e lavoro a Bergamo, come bibliotecario. Coltivo
la passione della scrittura già da piccolo, ma dopo un lungo “blocco dello
scrittore” durato vent’anni, solo nell’estate del 2014 ha ritrovato intatta
questa passione e da allora mi accompagna nella mia quotidianità. Alterno molte
passioni: dalla lettura all’antiquariato, amante della saggistica storica,
degli anime e fans di Star Trek fin da bambino, condivide la sua casa con il
suo gatto tigrato Iago, e con Tom e Jerry, i suoi pesci rossi. Ha pubblicato
numerosi titoli in self e con Case Editrici:
Come
ti sei avvicinato alla scrittura? Quando hai pubblicato il tuo primo libro?
La passione per la scrittura nasce nelle
scuole elementari, dove attendevo con ansia l’ora del tema e viceversa odiavo
quella di matematica. Ricordo che la mia maestra, si chiama Wanda, soleva dire
a mia mamma di lasciarmi scrivere come e quanto volevo… che avesse già visto quello
che in futuro avrei fatto?
Parlami
un po’ dei tuoi personaggi.
Ho scritto più di venti romanzi in questi anni
e sebbene molti siano diversi tra loro c’è sempre qualcosa che li accomuna,
come il desiderio di scoprire il loro posto nel mondo, di conoscersi e
accettarsi con le proprie debolezze… E
in fine, rispecchiando uno dei peccatucci dell’autore, sono tutti golosi
cronici!
Cosa
non deve mai mancare in un romanzo?
A mio modesto parere non deve mancare la
caratterizzazione dei personaggi, in particolar modo quella caratteriale e
intrinseca del loro vissuto che con il passare delle pagine il buon lettore
potrà scoprirle ed esserne partecipe.
Che genere trattano i tuoi scritti e perché.
Sono tutti principalmente appartenenti alla narrativa
contemporanea, con l’eccezione di alcuni romanzi storici. Volendo
caratterizzarli ulteriormente possiamo definirli romance MM, ovvero storie che
raccontano l’incontro e l’affetto che nasce tra persone dello stesso sesso.
Che emozioni provi nel sapere che un tuo libro, una tua idea, può
essere letta da altre persone?
Penso sia una di quelle magie che la scrittura
riserva a chi decide di intraprendere questa avventura, ovviamente,
accettandone tutti i rischi, sapendo che potrai non piacere a tutti e avendo la
consapevolezza che ogni giorno questo cammino può arricchirsi di tante
occasioni per crescere e accettare il dono che si possiede.
Hai dei retroscena da svelarci?
Ce ne sarebbero molti… ne scelgo uno tra i
tanti. Tutti i volti che vedete sulle mie cover appartengono a persone che
conosco e che hanno voluto condividere un pezzetto del lungo sentiero che sto
percorrendo con le mie storie.
Particolare e stupendo! Stai scrivendo altro? Hai progetti futuri?
Direi di sì. A metà novembre, come da
tradizione pubblicherò un romanzo breve a tema natalizio dal titolo “L’ultima
notte”. Nel primo semestre del 2021 vedranno la luce il proseguo di “The First
Boy” e un nuovo romanzo dal titolo “Il ragazzo che amava le api”.
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Instagram: Instagram - profilo personale
Lukas levò dalla tasca interna della giacca una
fotografia porgendola alla ragazza. «Lei non è di queste parti… il suo
accento…»
«Vivo a Ovzal da quasi
dieci anni.»
«Sto cercando questa
persona. Mi hanno detto che vive da queste parti.»
La ragazza osservò per
pochi attimi la fotografia volgendo poi lo sguardo a una donna anziana che era appena
entrata nel negozio salutandola. «No, non ricordo di averlo mai visto.»
«Ne è sicura? È molto
importante che riesca a rintracciarlo» insistette Lukas ricevendo in risposta
un deciso cenno di diniego. «In questo paese siamo talmente in pochi che ci conosciamo
tutti. Temo di non poterle essere d’aiuto.»
Il giovane non si lasciò
scoraggiare, riprese la fotografia dalle sue mani, posò sul banco un biglietto
da visita. «Se dovesse vederlo, la prego di chiamarmi.»
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