Recensione del libro 'L'amore mio non muore' di Roberto Saviano

 Buongiorno bimbi, oggi ritorna la rubrica '💜Le recensioni di Manu💜' con la recensione del libro 'L'amore mio non muore' di Roberto Saviano.



TRAMA:

Questo è un romanzo. Racconta una storia impossibile. Una storia vera. «Ho deciso di scrivere questo libro per raccontare la storia d'amore più drammatica e potente in cui mi sia imbattuto. Quella di Rossella Casini, giovane piena di vita, vittima di 'ndrangheta. È una storia che raccoglie tutti i colori dell'umano sentire: l'ingenuità e lo slancio, la devozione e l'ossessione, l'amicizia, il desiderio, il coraggio, la delusione, il tradimento, lo schifo, la tragedia. Eppure, per Rossella, la certezza che proprio nell'amare risieda l'unica possibilità di verità e di senso non viene mai meno. L'amore non muore». Roberto Saviano. Rossella Casini ha poco più di vent'anni, è di Firenze, ha un padre e una madre affettuosi che non le fanno mancare nulla. La sua è un'esistenza tranquilla, anche se siamo nell'Italia del '77, le piazze sono animate dalle contestazioni politiche, nelle strade si riversano rabbia, violenza, molta eroina. Ad agitare la vita di Rossella, da un giorno all'altro, ci pensa Francesco: lui è uno studente calabrese fuori sede. Il sentimento che nasce fra loro è qualcosa che nessuno dei due aveva mai provato. Trascorsi i primi mesi spensierati, Rossella scopre che la famiglia di Francesco è legata a una potente 'ndrina della Piana di Gioia Tauro. Durante una vacanza a Palmi, dove ha portato anche i genitori, assiste allo scoppio di una faida: un vortice di violenza che travolge tutto e tutti, dal quale Rossella sceglie di non scappare, almeno non senza Francesco. È convinta che il loro amore sia cosí potente da fermare la mattanza. Che sia il lievito necessario per cambiare il corso delle cose. Il 22 febbraio 1981 Rossella Casini sparisce misteriosamente dopo aver annunciato il proprio rientro a casa. Nessuno la rivedrà più. Sebbene il corpo non sia stato ritrovato, è riconosciuta dallo Stato come vittima di 'ndrangheta. Roberto Saviano ha scritto il romanzo della sua storia, un'avventura umana che strazia, ricolma d'amore, di violenza e di coraggio.


Recensione: ⭐️⭐️⭐️⭐️


Parto con una premessa: questo romanzo mi ha fatta incazzare da morire! Vi spiegherò il motivo nella parte con spoiler. È il motivo per cui ho dato 4 stelle, invece che 5. Ma non è assolutamente colpa della storia o dell'autore, è che a me arrabbiarmi quando leggo non piace. Mi piace ridere, mi piace svagarmi e anche imparare qualcosa, perché no? Ma arrabbiarmi no, non mi piace, leggere è il mio porto sicuro e non apprezzo che venga scosso. Quindi prendete le stelle con le pinze, dovrebbero essere 5, ma non troppo.

Io ci ho sperato fino all'ultimo nel lieto fine. Giuro. Pur sapendo già dalla trama come finirà la storia. E lo sappiamo perché questo è il romanzo di una storia tragicamente vera.

Di tutti i libri di Saviano, questo è quello che mi è piaciuto di più, perché lui è capace con la sua scrittura di portare rispetto a Rossella, di dipingercela come la persona che era, difetti compresi. 

Si comprende in ogni riga il grande lavoro di ricerca che c'è dietro, perché Saviano ci racconta molto bene della vita di Rossella e di come venga sconvolta da questo grande amore. Talmente grande da non saper dire di no. 

Da non potercisi sottrarre. 

La cosa più triste è che lei non avrà mai giustizia e i suoi genitori sono morti sapendolo.


La cosa più assurda invece è SPOILER.

Non proseguite se non volete sapere!

Saltate al FINE SPOILER.


La cosa che mi ha fatta incazzare è stato il tradimento di Francesco. Lei lo ha davvero amato e lui l'ha tradita, per la famiglia. Perché la famiglia viene prima di tutto, soprattutto se è di stampo mafioso. 

Sapevo che lei sarebbe stata uccisa, ma pensavo che sarebbe stata qualche famiglia rivale a farlo, magari per vendetta.

Invece no. Il suo fidanzato l'ha condannata a morte. 

È una cosa che proprio non riesco a tollerare, a sopportare! Ci penso ormai da giorni!


FINE SPOILER.


Penso comunque che quando un libro ti si ficca in testa in questo modo, allora è stato davvero ben scritto.

Rossella era solo una ragazza. Come me. Magari come te. Magari come qualche ragazza che conosci.

Con i suoi sogni, le sue paure, le sue amicizie, la sua famiglia. Il suo futuro ancora da scrivere. Avrebbe potuto fare qualsiasi cosa. Avrebbe potuto essere qualsiasi tipo di persona.

E invece qualcuno si è arrogato il diritto di fermare tutto questo in maniera violenta e brutale. Consapevolmente. Apposta. Sapendo esattamente quello che stava facendo. 

Non posso fare a meno di pensare a cosa Rossella abbia pensato in quegli ultimi tragici momenti. 

Avrà rinnegato il suo Francesco?

Si sarà pentita del suo amore, di non averlo lasciato prima?

Forse no, se abbiamo imparato a conoscerla un po' in questo libro, quello che sappiamo è che Rossella amava e amava forte. E che il suo amore non muore. Mai.

By Manu.


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