Un caffè con Maria Laura De Luca

Buon weekend ragazzi!
Anche questa settimana ho avuto il piacere di parlare con una bravissima scrittrice!
Prima di cominciare, vi lascio la trama del suo primo libro!


Trama:

Giulia è una ragazza discreta e gentile, accomodante e diligente; si è impegnata talmente tanto per diventare così, come tutti la vogliono, che alla fine ha iniziato a crederci anche lei. Ma a un certo punto decide che è finalmente arrivato quel giorno, quel “prima o poi” che ha rimandato troppe volte. Durante la sua avventura scopre i segreti di Marco, s’innamora del ragazzo del bar Surf, conosce Klara e con lei un intero continente, intreccia i suoi pensieri con quelli di Riccardo. È così che Giulia decide di partire alla scoperta del senso della vita che vedrà disegnato in fondo agli occhi dell’anziana signora del mare. Il peccato più grande è la storia avvincente di una ragazza e il suo viaggio alla ricerca della cosa più preziosa.

 

Salve e grazie per essere qui. Come chiedo sempre, per favore presentati, cosa fai nella vita?

Ciao e grazie a te per avermi gentilmente offerto questo spazio. Sono una donna di 38 anni, lavoro come impiegata per una grande azienda. Sono laureata in economia anche se avrei preferito la facoltà di lettere! Mi piace tenermi impegnata, nel corso degli anni ho sperimentato diversi Hobbies: fotografia, canto, pittura. Niente però è riuscito ad appassionarmi più dello scrivere.

 

Generalmente chi scrive, legge anche molto, è così che ti sei avvicinata alla scrittura? Raccontami.

Dici una grande verità! Chi scrive legge anche molto, così è e così dovrebbe essere ma io, in questo caso, merito proprio una bella tirata d’orecchie! Non sono una grande lettrice, difficilmente riesco a trovare libri che mi coinvolgano e mi appassionino, non ho mai finito di leggere un libro per “dovere”, se non mi piace lascio a metà e guardo altrove. La passione per la scrittura è con me dai banchi delle elementari, mi piace, come mi piacciono le patatine fritte, potrei elencarti i motivi ma sarebbero frutto di un’analisi a posteriori, mi piace perché è dentro di me.

 

Qual è il genere che più ti rappresenta? La tua comfort zone?

Mi piace scrivere narrativa moderna, adoro analizzare gli aspetti più intimi e psicologici dei personaggi, i loro riflessi interiori. Mi appassiona il mondo degli adolescenti e li scelgo spesso nei miei scritti come protagonisti o come target.

 

Il tuo primo libro s’intitola "Il peccato più grande", cosa intendi con questo titolo?

Beh qui c’è tutto il succo del romanzo, non posso mica svelartelo così! Giulia dovrà fare un bel colpo di testa per capire di cosa di tratta, dovrà ribaltare totalmente il suo stile di vita, immergersi in una nuova realtà e rischiare un po’ per arrivare in fondo alla questione. Nelle poche parole del titolo è racchiuso il messaggio che ho voluto lasciare ai lettori, un consiglio, un monito, uno spunto di riflessione, una bella boccata d’ossigeno come mi piace dire spesso.

 

Perché una persona dovrebbe acquistare un tuo volume? Ti piace lasciare un messaggio preciso nei racconti?

È un romanzo che parla di vita, che ha radici in verità comuni a molti di noi, è una storia pulita, naturale, semplice ma molto, molto potente. È difficile tessere le lodi dei propri scritti, ci si sente un po’ come l’oste che elogia il proprio vino, ma “Il peccato più grande” ha qualcosa da dire che vale la pena ascoltare, potrebbe migliorare molti aspetti della vita.

Si, scrivo sempre per dire qualcosa. Per comunicare un messaggio ai miei lettori ma anche per segnare appunti per me, per lasciare traccia di quello che credo di aver capito in alcuni momenti della vita.

 

È stato difficile scrivere "Il peccato più grande"?

Il peccato più grande è nato circa tredici anni fa, io ne avevo appena venticinque, su un vecchio quadernone in un pomeriggio d’estate. Dopo qualche mese di lavoro l’ho accantonato e chiuso nel classico cassetto da cui sembra debbano passare tutti i romanzi. Dopo ben cinque anni l’ho finito e l’ho chiuso di nuovo lì. È stato pubblicato solo dopo altri cinque anni dalla casa editrice Alter Ego, gratuitamente. Una storia lunga ma non difficile, avevo chiaro quello che volevo dire, era limpido dentro di me.


Questa è una domanda a cui io tengo perché sono curiosa sui retroscena: hai qualche dettaglio da svelarci che non troveremo nel volume?

L’unico dettaglio che mi viene in mente è che questo romanzo non è nato per essere pubblicato! L’ho scritto per me, per il puro piacere di riempire le pagine, di passare del tempo con il foglio e con la penna e quindi con me. Non ho pensato al pubblico, non ho pensato a renderlo interessante per qualcuno, non volevo creare un prodotto da vendere, volevo scrivere per me, per la me del futuro. Quindi oserei dire che è tutto un retroscena!

 

Se posso azzardare, oltre a Giulia, che è la protagonista, credo ci siano due personaggi importanti che sono Klara e la signora misteriosa, ho ragione? Cosa dovremmo aspettarci?

Si hai ragione!  I personaggi che ruotano intorno a Giulia sono molti: ci sono i ragazzi di cui si innamora, amici fidati e nuove conoscenze che farà durante il viaggio. Klara porterà nella storia una brillante energia, la spontaneità, la fiducia. Un elemento positivo e vibrante di libertà. Giulia potrà scoprire in lei uno dei regali più belli della sua avventura.

L’anziana signora del mare è il personaggio più misterioso di tutto il romanzo, è un elemento fondamentale, il perno della storia. Giulia la incontrerà quasi per caso ma le sembrerà di averla sempre conosciuta, sarà per lei un episodio profondamente segnante, indimenticabile, il faro di una vita intera.

 

Ho letto che ci sarà una sorte di viaggio, quali sono le ambientazioni? Come hai preso ispirazione?

Si il viaggio, in senso concreto ma anche metaforico, è proprio il tema fondamentale del libro. Le ambientazioni sono semplici, da una piccola cittadina del centro Italia a un paesino di mare sulla costa. Il mare ha un ruolo importante. Ho preso ispirazione da ricordi di viaggi personali aggiungendo sempre qualche dettaglio di pura fantasia.

 

 Stai lavorando ad altro? Ci sarà un seguito o una nuova avventura?

Sto lavorando ad altro, si, ma non si tratta di un seguito de “Il peccato più grande”, anche se non lo escludo per il futuro, in molti me l’hanno chiesto. Ho scritto una serie di racconti e un romanzo, terminato, in fase di revisione e in uscita tra non molto… il tempo di sistemare qualche virgola e scegliere la fantomatica copertina!

 

Sogno nel cassetto?

Il sogno nel cassetto è proprio grande: poter scrivere qualcosa di così interessante da farne un film! Uscirà anche questo sogno dal cassetto proprio come ha fatto “Il peccato più grande”? Chi lo sa…

 

 Te lo auguro! Infine, volevo chiederti dove si può acquistare il volume e se vuoi lasciarci la tua pagina autore. Grazie infinite!

Il libro è disponibile su Amazon a €2.69 oppure gratis per chi ha un abbonamento Kindle Unlimited, io ve lo consiglio 😉

Grazie Carmela!

 

Estratto:

In quel secondo il sole si immerse nel mare senza spegnersi, tingendo l’acqua di un po’ del suo colore. Un puntino di luce faceva già capolino dietro il telo della notte che stava per scendere. Era una serata tiepida e piacevole. «Io vado a fare un bagno. Vieni?» domandò Riccardo slacciandosi le scarpe. «Sì» rispose con un sorriso dolce. Ci sarebbero voluti giorni anche solo per prendere una decisione così, una volta. Ma quello, ormai, era prima. Parlando con Riccardo aveva chiarito molto anche dentro di sé, ringraziava nel suo cuore il treno che l’aveva portata lì. Raggiunsero una spiaggetta poco più sotto nascosta in un’insenatura tra due alte pareti di scogli. Lui la lasciò seduta sulla sabbia e iniziò a spogliarsi. Appoggiò il marsupio lì accanto e poi si tolse la maglietta. Lei era ferma sulla spiaggia e aspettava cercando di non girarsi verso di lui per discrezione. Riccardo si domandava cosa stesse aspettando. «Ci hai ripensato? Non te lo fai più il bagno?» le chiese togliendo i jeans. «Sì… ma devi darmi una mano» accennò indicando i vestiti che ancora indossava. «Scusa, non ci ho pensato» ammise avvicinandosi per aiutarla

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