Un caffè con Maria Laura De Luca
Salve e grazie per essere qui. Come chiedo sempre, per
favore presentati, cosa fai nella vita?
Ciao e grazie a te per avermi gentilmente offerto questo
spazio. Sono una donna di 38 anni, lavoro come impiegata per una grande
azienda. Sono laureata in economia anche se avrei preferito la facoltà di
lettere! Mi piace tenermi impegnata, nel corso degli anni ho sperimentato
diversi Hobbies: fotografia, canto, pittura. Niente però è riuscito ad
appassionarmi più dello scrivere.
Generalmente chi scrive, legge anche molto, è così che ti
sei avvicinata alla scrittura? Raccontami.
Dici una grande verità! Chi scrive legge anche molto, così è
e così dovrebbe essere ma io, in questo caso, merito proprio una bella tirata
d’orecchie! Non sono una grande lettrice, difficilmente riesco a trovare libri
che mi coinvolgano e mi appassionino, non ho mai finito di leggere un libro per
“dovere”, se non mi piace lascio a metà e guardo altrove. La passione per la
scrittura è con me dai banchi delle elementari, mi piace, come mi piacciono le
patatine fritte, potrei elencarti i motivi ma sarebbero frutto di un’analisi a
posteriori, mi piace perché è dentro di me.
Qual è il genere che più ti rappresenta? La tua comfort zone?
Mi piace scrivere narrativa moderna, adoro analizzare gli
aspetti più intimi e psicologici dei personaggi, i loro riflessi interiori. Mi
appassiona il mondo degli adolescenti e li scelgo spesso nei miei scritti come
protagonisti o come target.
Il tuo primo libro s’intitola "Il peccato più grande", cosa
intendi con questo titolo?
Beh qui c’è tutto il succo del romanzo, non posso mica
svelartelo così! Giulia dovrà fare un bel colpo di testa per capire di cosa di
tratta, dovrà ribaltare totalmente il suo stile di vita, immergersi in una
nuova realtà e rischiare un po’ per arrivare in fondo alla questione. Nelle
poche parole del titolo è racchiuso il messaggio che ho voluto lasciare ai
lettori, un consiglio, un monito, uno spunto di riflessione, una bella boccata
d’ossigeno come mi piace dire spesso.
Perché una persona dovrebbe acquistare un tuo volume? Ti
piace lasciare un messaggio preciso nei racconti?
È un romanzo che parla di vita, che ha radici in verità
comuni a molti di noi, è una storia pulita, naturale, semplice ma molto, molto
potente. È difficile tessere le lodi dei propri scritti, ci si sente un po’
come l’oste che elogia il proprio vino, ma “Il peccato più grande” ha qualcosa
da dire che vale la pena ascoltare, potrebbe migliorare molti aspetti della
vita.
Si, scrivo sempre per dire qualcosa. Per comunicare un
messaggio ai miei lettori ma anche per segnare appunti per me, per lasciare
traccia di quello che credo di aver capito in alcuni momenti della vita.
È stato difficile scrivere "Il peccato più grande"?
Il peccato più grande è nato circa tredici anni fa, io ne
avevo appena venticinque, su un vecchio quadernone in un pomeriggio d’estate.
Dopo qualche mese di lavoro l’ho accantonato e chiuso nel classico cassetto da
cui sembra debbano passare tutti i romanzi. Dopo ben cinque anni l’ho finito e
l’ho chiuso di nuovo lì. È stato pubblicato solo dopo altri cinque anni dalla
casa editrice Alter Ego, gratuitamente. Una storia lunga ma non difficile,
avevo chiaro quello che volevo dire, era limpido dentro di me.
Questa è una domanda a cui io tengo perché sono curiosa sui
retroscena: hai qualche dettaglio da svelarci che non troveremo nel volume?
L’unico dettaglio che mi viene in mente è che questo romanzo
non è nato per essere pubblicato! L’ho scritto per me, per il puro piacere di
riempire le pagine, di passare del tempo con il foglio e con la penna e quindi
con me. Non ho pensato al pubblico, non ho pensato a renderlo interessante per
qualcuno, non volevo creare un prodotto da vendere, volevo scrivere per me, per
la me del futuro. Quindi oserei dire che è tutto un retroscena!
Se posso azzardare, oltre a Giulia, che è la protagonista,
credo ci siano due personaggi importanti che sono Klara e la signora misteriosa,
ho ragione? Cosa dovremmo aspettarci?
Si hai ragione! I
personaggi che ruotano intorno a Giulia sono molti: ci sono i ragazzi di cui si
innamora, amici fidati e nuove conoscenze che farà durante il viaggio. Klara
porterà nella storia una brillante energia, la spontaneità, la fiducia. Un
elemento positivo e vibrante di libertà. Giulia potrà scoprire in lei uno dei
regali più belli della sua avventura.
L’anziana signora del mare è il personaggio più misterioso
di tutto il romanzo, è un elemento fondamentale, il perno della storia. Giulia
la incontrerà quasi per caso ma le sembrerà di averla sempre conosciuta, sarà
per lei un episodio profondamente segnante, indimenticabile, il faro di una
vita intera.
Ho letto che ci sarà una sorte di viaggio, quali sono le
ambientazioni? Come hai preso ispirazione?
Si il viaggio, in senso concreto ma anche metaforico, è
proprio il tema fondamentale del libro. Le ambientazioni sono semplici, da una
piccola cittadina del centro Italia a un paesino di mare sulla costa. Il mare
ha un ruolo importante. Ho preso ispirazione da ricordi di viaggi personali
aggiungendo sempre qualche dettaglio di pura fantasia.
Sto lavorando ad altro, si, ma non si tratta di un seguito
de “Il peccato più grande”, anche se non lo escludo per il futuro, in molti me
l’hanno chiesto. Ho scritto una serie di racconti e un romanzo, terminato, in
fase di revisione e in uscita tra non molto… il tempo di sistemare qualche
virgola e scegliere la fantomatica copertina!
Sogno nel cassetto?
Il sogno nel cassetto è proprio grande: poter scrivere
qualcosa di così interessante da farne un film! Uscirà anche questo sogno dal
cassetto proprio come ha fatto “Il peccato più grande”? Chi lo sa…
Il libro è disponibile su Amazon a €2.69 oppure gratis per
chi ha un abbonamento Kindle Unlimited, io ve lo consiglio 😉
Grazie Carmela!
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