Parola d'ordine di oggi: Sconforto

 Buona domenica ragazzi, oggi è un giorno nuovo, finalmente c'è il sole e tutto va bene. 

Se così vogliamo dire XD.

Nel mio blog di solito parlo di libri, di quanto siano belli e di quanto io ami questo mondo. 

Oggi cambio e vi narro la mia realtà.

Da anni scrivo, pubblico, e mi do da fare per far conoscere i miei racconti al mondo. 

Ovviamente, so benissimo che quello che scrivo è un genere che non a tutti piace, ma oggi sono qui proprio per parlarvi di questo e dirvi la mia esperienza, farvi capire perché sono un po' giù di corde. 

A volte farsi un mazzo quadrato non basta, nonostante io pubblicizzi i miei scritti mi sembra di non avere il riscontro desiderato. 

Ovviamente, già solo far felice una persona, è la cosa più bella del mondo, ma quando si scrive, o almeno per me, si vorrebbe che le proprie idee, i propri pensieri e i racconti abbraccino più persone. 

Specialmente poi quando investi del tempo, del denaro e passione per quello che si fa.

Onestamente, non saprei vivere senza scrivere, lo faccio da anni e credo che tale sarà, ma quando poi vado sui miei libri e li vedo lì, fermi, quando so che potrebbero dare molto mi piange il cuore. 

Sarà che ci credo troppo? Ho sbagliato mestiere?

Che poi, sì, ok, scrivo, ma solo io ho difficoltà a chiamarmi "scrittrice"? 

Quando parlo con qualcuno, l'ultima cosa che dico è che scrivo, proprio per paura di fare brutte figure. E quando lo faccio la reazione è... non lo so com'è, ma non quella sperata XD Come se io fossi un invasata e me la credessi, cosa che non è così. 

Eppure… è proprio di questo che vorrei vivere, ma per me e credo per molti sia difficile. 

Devo ammettere che all'inizio era un vero e proprio Hobby e non ho mai speso molto. 

Da un paio d'anni a questa parte però, mi ci sto impegnando davvero, soprattutto per portare una qualità migliore. 

Nel 2020, sono usciti dei libri che in realtà sono pezzi del mio cuore. 

"A nudo dinanzi a te" parla di una realtà a me vicina, "Le avventure di Plutone" (per bimbi) parlano del mio cagnolino e "L'altra parte di me" non fa altro che raccontare le mie esperienze lavorative, un po' romanzate. Per non parlare de "La felicità di vivere" che narra la voglia di evadere da questo mondo, il tutto scritto in modo simpatico. E poi abbiamo anche "Demons" scritto completamente in pieno Lock down, per non parlare poi di "Si può parlare anche con gli occhi" preso dalla mia esperienza nella conoscenza del mondo dei sordi e pubblicato per la prima volta con casa editrice!

Sì, tutto bello, e poi?

Come ultima cosa, ho fatto anche tradurre "Demons" in inglese, esperienza che non credo ripeterò. 

Quindi… tutto questo per chiedervi, sono io? Sono io che forse non sono in grado e dovrei mollare?

Che poi, anche il blog, pochi riscontri che mi fanno pensare che questa forse non è la mia strada e che dovrei rinunciare non tanto alla scrittura, quanto però a farmi conoscere e a lasciar perdere l'obiettivo di vivere di questo per tutta la vita. 

Sicuramente non è facile per nessuno, e volevo proprio dirvi tutte le difficoltà che ci sono dietro ad ogni singolo libro e a volte la voglia di mollare è tanta. 




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