Siamo ad "Erkalya" con Eleonora Zaupa
Buon sabato e buon weekend.
Eccoci con un nuovo appuntamento con la rubrica delle interviste.
Con noi oggi ci sarà Eleonora Zaupa, grazie mille per essere con noi!
Come sempre vi lascio cover e trama e poi incominciamo.
TRAMA:
Una ragazza si desta tra cadaveri, fiamme e polvere. Un villaggio distrutto, una terra che non conosce. Non sa dove si trova, non sa chi è, non ricorda nemmeno il suo nome. Tantomeno sa dove andare, fino all'incontro con Andrael. Lui sembra sapere chi lei sia ma nasconde dei segreti. Le tace delle verità e lei può solo sperare che esse si svelino al momento giusto. Andrael, Cavaliere del Drago, ha un compito ben preciso, una missione che deve portare a termine a ogni costo. Lui, però, non aveva previsto la ragazza. Non aveva previsto di salvarla, di aiutarla, di portarla con sé e, per lei, dover rimandare la missione. Perché la ragazza è la chiave di volta che può far tornare le cose alla normalità sull’isola di Erkalya. Insieme, dovranno attraversare lande desolate ma anche infuse di mistero e di Koagral alla ricerca della verità. Conosceranno personaggi inquietanti che si ribellano alla propria natura. Il tempo è tiranno e sta per scadere. Ogni passo sembra portare alla sconfitta.
Ciao e grazie per essere qui! Presentati,
cosa fai nella vita? Descriviti con tre aggettivi.
Grazie a te per avermi permesso
di raccontare un pezzetto della mia vita. Al momento mi sto dedicando
soprattutto alla lettura e alla scrittura. Sto cercando di studiare il
possibile al fine di migliorare la mia scrittura seguendo corsi, video lezioni
online e leggendo libri. Per il resto, preferisco non rendere pubblica la mia
vita attuale. Nemmeno su Facebook racconto dei miei progetti e le mie attività
fuori da quelle letterarie. I social li uso per restare aggiornata sulla
scrittura, confrontarmi con altri colleghi e caricare le foto dei miei gatti.
Tre aggettivi: curiosa,
testarda, perseverante.
Come ti sei avvicinata alla
scrittura? Quando hai cominciato a scrivere?
Ho sempre adorato raccontare
storie scritte. A scuola, i temi svolti in classe erano quelli che mi
appassionavano di più e, tal volta, anche le maestre stesse mi facevano i
complimenti per l’originalità. Ricordo mia madre, quando tornava dalle riunioni
genitori-insegnanti, che mi riportava come le maestre restavano colpite – in
positivo – dalla mia fantasia. È stato a dodici anni quando ho iniziato
seriamente con la scrittura, scoprendo qualcosa che faceva per me. Scrivere mi faceva sentire bene e, a distanza di
quattordici anni, vorrei dire che potrei vivere di scrittura tanto quanto
potrei scrivere per vivere.
Ho visto la tua ultima uscita,
“Erkalya” di cosa tratta? È un fantasy horror?
“Erkalya” è una storia a cui
lavoro da metà della mia vita, letteralmente. Ho iniziato a scriverla a tredici
anni e poi, nel tempo, ho continuato ad arricchirla, ricamare i background dei
personaggi, principali e secondari. Ho creato le varie tradizioni e culture, le
vicende successe nei quattromila anni di storia di cui Erkalya è formata.
“Erkalya – L’alba Delle Tenebre” vede una delle due
catastrofi più terribili che hanno pervaso l’isola. Ci sono personaggi che
cambiano, hanno un’evoluzione man mano che la storia prosegue. Andrael, per dirne uno, è un Cavaliere amato
e odiato dai miei lettori proprio perché si trova in balia di decisioni che non
è in grado di prendere, ma qualsiasi esito delle scelte che potrebbe seguire
non sono rivelate al lettore. Lui sa solo che, qualunque cosa faccia, tutto è
sbagliato. Il secondo libro sarà “Erkalya – L’alba Del Caos”, e il titolo è un
po’ un omaggio a Edan, che nel primo volume ha detto: «Il mio consiglio per te
è di terminare la missione nei prossimi giorni, prima di mandare ogni cosa nel
caos.» Perché sì, ogni cosa è gettata al caos più totale. Ma tutti ignorano
qualcosa di molto più grande, di oscuro, che striscia silenzioso come un veleno
nelle vene.
Chi sono i personaggi
principali? Cosa dovremmo aspettarci da loro?
Ci sono molti personaggi, i
quali aumenteranno a mano a mano che la storia prosegue. Ho già parlato di
Andrael, che vacilla tra delle decisioni che gli paiono impossibili. Poi c’è la
sua imprevista compagna di avventure che, rimasta sola e senza memoria, si
risveglia in un villaggio che ha appena vissuto una delle sorti peggiori: la
devastazione più totale. Per continuare abbiamo Edan, arruolato nell’esercito
del Drago come Andrael per riscattare il nome della sua famiglia, dopo il
tradimento del padre. Ma, anche lui, ha seguito un nemico che sembra
inarrestabile. Il nemico è Yrkesh. Tutti affermano di non conoscerlo, eppure ci
sono scritti interi libri sul suo conto… e sul conto della protagonista, di cui
lei però ne è ignara. Vorrei anche citare Maxine, una Sacerdotessa fuori dal
comune con una forza interiore immane. Non è l’unica a dover compiere una
scelta, e il lettore le è al suo fianco perché lui stesso si troverà a
chiedersi cosa farebbe al suo posto. Jhers e Grigino sono i personaggi più
amati, e che io stessa amo di più per dei motivi che mi piacerebbe i lettori
scoprissero senza anticipazioni.
Il romanzo avrà un seguito? Ho
letto che è una saga.
“Erkalya” ha un potenziale
infinito, per quanto riguarda la quantità di storie che potrei raccontare. Con
cinque ere, che formano i quattromila anni di esistenza dell’isola di Erkalya, c’è
la nascita, la prosperità e la morte delle razze e dei dieci regni. C’è la creazione
delle Divinità, delle Potenze, del Layfene e del Voroll. In futuro vorrei
raccontare il dominio del Re del Buio,
Nirikai, e un racconto sui nani che vendono il cocco sulle spiagge di Elfryl.
(Lo giuro, questo me l’hanno chiesto!)
Qual è il tuo genere letterario
preferito e perché?
Non riesco a sceglierne uno solo.
Adoro il fantasy per la sua versatilità. La fantascienza per lo stesso motivo,
potendo anche speculare su possibili futuri nefasti. E i thriller, ma non ho
mai scritto al riguardo e non sta nei piani. Non ancora.
Che emozioni provi nel sapere
che un tuo libro, una tua idea, può essere letta da altre persone?
Orgoglio e soddisfazione. Mi sento realizzata solo quando mi
riferiscono che, leggendo i miei libri, si sono emozionati. E non accade di
rado. È sempre stato questo il mio sogno: emozionare il prossimo con la mia
arte.
Qual è stato nel corso del tempo
il personaggio più difficile da scrivere e perché?
Tra tutte le mie storie, per certo è stato Seth. Fa parte di
un libro non ancora pubblicato ma che prenderà vita verso marzo/aprile 2021.
“Figlio Del Sangue – Seth” è stata una vera e propria discesa negli abissi
infernali e deliranti. Ideare un ragazzo malato
a livello psicologico, perverso e senza freni non è stato così semplice. Seth si
crede Dio perché è lui a decidere chi vive e chi muore. Soprattutto chi muore.
Hai dei retroscena da svelarci
che nessuno conosce?
Sì, ma niente da rendere pubblico. Posso solo dire che
quest’anno avrò parecchi libri da pubblicare. Siamo solo a fine gennaio, e ne
ho altri due, pronti e finiti, per essere pubblicati.
Che progetti hai per il futuro?
In realtà ne ho parecchi. Sto lavorando a un romance/
drammatico, un secondo sulla mitologia norrena, un paio di libri sui vampiri
(uno uscirà i prossimi mesi, l’altro lo trovate gratis su Wattpad e si chiama
“Figlia Del Sangue - Samantha). Questi sono i principali, anche se ce n’è un
altro a cui sto lavorando proprio in questi giorni e mi manca davvero poco per terminarlo
ma purtroppo non posso parlarne, altrimenti dovrei raccontare anche altre cose.
Diciamo che, quando sarà l’ora, lo vedrai pubblicato.
Ti ringrazio per essere qui e se vuoi lasciami la tua pagina
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Sono io a ringraziarti, Carmela!
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