Un gelato con Nhora Caggegi

Buon pomeriggio a tutti, prendete qualcosa di buono da mangiare e iniziamo! 

Oggi vi porto una bellissima intervista fatta alla bravissima autrice Nhora Caggeggi! La ringrazio infinitamente per essere qui con noi, ne sono molto contenta 💗

Come sempre partiamo dalla copertina e la trama. Inoltre le faccio i miei migliori auguri per questa sua nuova avventura che partirà il 22 luglio!


COPERTINA:


TRAMA:

Una madre farebbe di tutto per ritrovare la propria figlia, svanita nel nulla durante un giorno di festa, persino indagare da sola. E una madre come Ambra non sarà mai silenziosa, né pacata. Lotterà con tutte le sue forze per ritrovare Asia, fino a diventare un ostacolo, non solo per i rapitori, ma anche per la stessa giustizia. Accompagnata da Gianna, una giornalista che si occupa del caso, Ambra cercherà di scoprire la verità con ostinazione. Una storia forte, emotiva e carica di suspense che vi porterà nei meandri del dolore, dell'oblio, della disperazione, ma anche della forza, del coraggio e della speranza.


Ciao e grazie per essere qui! Per prima cosa presentati, cosa fai nella vita. Descriviti con tre aggettivi.

Ciao. Sono Nhora Caggegi e vivo in Sicilia. Sono laureata in scienze della comunicazione, ma continuo a frequentare corsi come se non ci fosse un domani! 😂 Faccio la mamma (altro lavoro gratificante) e sono una ballerina di danze tipiche siciliane.

Tre aggettivi? Contorta, sognatrice, sensibile.

 

Come ti sei avvicinata\o alla scrittura?

Non so quando sia accaduto davvero, o cosa l’abbia scatenato, ma ho iniziato a scrivere a undici anni circa e da allora non ho più smesso. Se mi accadeva qualcosa non reagivo, stavo in silenzio. Non mi sfogavo, se non su un quaderno quando rientravo. Credo che la causa, o il merito se vogliamo (bisogna vedere da quale prospettiva la vediamo), sia stata proprio l’incapacità di comunicare in altro modo, se non attraverso la scrittura.

 

Quando hai pubblicato il tuo primo libro? L’ultimo invece?

Dopo aver scritto per anni, la mia migliore amica, notando che non facevo leggere ciò che scrivevo a nessuno - oltre che a lei - mi diede un ultimatum: o davo a mio zio (scrittore, giornalista e storico del paese) il mio quaderno o ci avrebbe pensato lei. Lo so, dovrei farle una statua d'oro. Ecco perché ancora oggi è la più grande amica che ho! Tendo a dilungarmi.😂 Torno indietro e mi ricollego al discorso. Finalmente mi resi conto che era arrivato il momento di far leggere i miei romanzi e le mie pagine di diario al mio parente. Fu lui che, dopo un po’, fece pubblicare il mio primo libro, avevo diciotto anni. Da lì scrissi altri quattro libri. L'ultimo uscirà giorno ventidue luglio 2024.

 

Di cosa tratta?

Ve lo presento, copiando qui la sinossi.

Una madre farebbe di tutto per ritrovare la propria figlia, svanita nel nulla durante un giorno di festa, persino indagare da sola. E una madre come Ambra non sarà mai silenziosa, né pacata. Lotterà con tutte le sue forze per ritrovare Asia, fino a diventare un ostacolo, non solo per i rapitori, ma anche per la stessa giustizia. Accompagnata da Gianna, una giornalista che si occupa del caso, Ambra cercherà di scoprire la verità con ostinazione. Una storia forte, emotiva e carica di suspense che vi porterà nei meandri del dolore, dell'oblio, della disperazione, ma anche della forza, del coraggio e della speranza.

Il titolo è SVANITA.

 


Se ne avessi la possibilità cambieresti qualcosa nel tuo ultimo scritto?

A dire il vero, assolutamente no! La storia di questo libro è talmente importante che non cambierei nemmeno una virgola. Sin dal primo libro so che in mente avevo questa storia da scrivere, ma visto l'argomento temevo di non riuscire a scriverlo nel modo giusto, così inventavo qualcosa che si avvicinasse almeno un po’ a quell'idea originale, ma finivo sempre per raccontare un'altra storia.

 

Che genere tratta il tuo libro e come mai proprio quello?

Da circa tre anni scrivo thriller, ho scoperto di essere più affine al genere proprio in quel periodo e, notando che mi riusciva estremamente facile scriverlo, capii che quello sarebbe stato il mio futuro. Fu allora che SVANITA si ripresentò nella mia mente, più forte di prima. Appena infatti pubblicai l'ultimo libro, presi coraggio e iniziai a scrivere la storia di Ambra e di sua figlia Asia, rapita durante il una festa di Capodanno in un paesino catanese.

 

Cosa non deve mai mancare secondo te in un romanzo?

Le emozioni. Quelle rappresentano il cuore del libro. Se non vengono ben espresse, la storia potrebbe perdere di molto il suo valore.

 

Che emozioni provi nel sapere che un tuo libro, una tua idea, può essere letta da altre persone?

Una grandissima sensazione di benessere. Ciò che scrivo spesso mi rappresenta. Magari non è la mia storia personale, ma quando la scrivo c'è una parte di me, sempre, anche minima. E sapere che la gente può leggermi dentro mi rende orgogliosa di essere una scrittrice.

 

Hai dei retroscena da svelarci che nessuno sa?

Scrivo di notte e a luce spenta. Molti faticano a crederci, ma è la verità. Da ragazzina, mia madre sentiva rumore e si alzava di notte. Passava davanti la porta della mia stanza e notava un'ombra di una persona seduta sul letto. Spaventata accendeva la luce. Trovava me, con il quaderno sulle gambe, che scrivevo. La cosa che più la preoccupava era la mia espressione in viso. Tenevo gli occhi aperti, ma non rivolti sul quaderno, bensì verso il muro davanti. Sembrava che fossi entrata in trance. 😂 In realtà ero vigile, sentivo tutto e avrei potuto anche risponderle, ma ero troppo immersa nei miei pensieri che stavo mettendo su carta… una carta che avevo imparato a non guardare per scrivere, ed è una strana abitudine che ancora oggi ho. Tuttora scrivo senza mai guardare i fogli. A distanza di più di vent'anni mia madre racconta ancora questa storia con le lacrime agli occhi dalle risate, dice sempre che avrebbe voluto chiamare un esorcista 😂

 


Stai scrivendo altro? Hai progetti futuri?

Attualmente no. Scrivere SVANITA non è stato affatto facile. Per rendere una storia mia devo immedesimarmi a tal punto da scrivere ciò che provo. Ed è per questo che ho dovuto immaginare questa storia come se la stessi vivendo io. Per descrivere le emozioni giuste bisogna fare così, ma è stato davvero difficile anche solo pensarlo. Non vi nascondo che ho pianto dalla prima all'ultima parola che scrivevo. Ma dentro il mio cuore quella storia era lì e prima o poi doveva uscire, ecco perché ho voluto portarla a termine. Proprio per questo motivo, anzi, credo molto in questo progetto. Reputo questo libro il più maturo, quello più introspettivo e sentito che io abbia mai scritto.❤️

 

Ti ringrazio per essere qui e se vuoi lasciami la tua pagina autore Social.

Mi trovate ovunque come Nhora Caggegi.

Grazie di cuore a te, sei stata davvero gentile❤️


ESTRATTO:

Tutto ciò non permette di reagire, anzi… immobilizza! In maniera del tutto spontanea, anche per chi non crede, si inizia a pregare e a volgere lo sguardo verso il cielo. L'unico appiglio, forse l'unica speranza per chiunque abbia una figlia dispersa chissà dove! Non c'è un momento in cui tutto smette. Continua senza dare tregua per ore, giorni, forse anni, finché non la si ritrova! Per chi, però, il destino non riserva tale fortuna, la vita finisce quel giorno. Gli altri vanno avanti, invecchiano, coloro che invece hanno vissuto quel trauma sono come rimasti lì, fermi a quel momento, a quel dolore, sospesi tra un ricordo vivido e uno opacizzato dal tempo. E si finisce per sopravvivere, senza più vivere.

Sì! È questo quello che succede a chi non riesce a ritrovare la propria figlia!


BIBLIOGRAFIA:

Nhora Caggegi è nata a Catania nel 1982. Si è cimentata nella narrativa e nella poesia sin dai primi anni dell'adolescenza dando alle stampe un volume di pagine di diario, racconti e poesie: “Sola tra sogno e realtà” (Graficaunita, 2001), preceduto da pagine varie ospitate da diversi periodici locali. Qualche anno dopo pubblica la raccolta di racconti “Coacervo di passioni” (A&B, 2007). Nel  2011 pubblica “Ora sono un uomo... Il silenzio del salice piangente” (Albatros). Nel 2021 pubblica il suo primo thriller “Le origini del tormento – I delitti di Fear Lake” con Il soffio (gruppo AlgraEditore). A breve uscirà SVANITA, l'ultima sua opera.

Laureata alla Facoltà di Lettere e Filosofia (Indirizzo Scienze della Comunicazione), oggi continua a scrivere per alcune testate locali, senza mai abbandonare la sua passione per la scrittura di racconti.

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