Un thè freddo con Emanuela Molaschi
Salve a tutti!
Prendete qualcosa di fresco da bere e leggete con me questa bellissima intervista fatta ad un'autrice fuori dal comune e brillante!
Oggi con gioia vi presento Emanuela Molashi e riapro la sezione 'Interviste autori' per chi vuole 💓
Come al solito vi lascio prima le copertine e le trame e poi iniziamo con l'intervista vera e propria!
TRAME:
IL RACCONTO MEDIEVALE PREFERITO DALLA GIOVANE LUCIA, ADOLESCENTE DI ASSEMINI, PRENDE VITA DURANTE LE VACANZE ESTIVE DI QUEST'ULTIMA. ANDATA A SAINT-VINCENT PER VISITARE MONUMENTI STORICI, LA RAGAZZA FINISCE NEL PASSATO ASSIEME ALLA SUA FAMIGLIA. PROPRIO IN QUEL LUOGO PROTAGONISTA DI MITI E LEGGENDE, LUCIA SCOPRE LA SUA VERA STORIA E RIESCE A TRASFORMARE LA SUA VITA IN UN CAPOLAVORO. Il temuto nobile Vaniglian, il conte Tauraran, il quale vuole diventare povero, i tavernieri della Gratulantes e persino una famosa scultrice e cantante saranno al fianco della ragazza per unire passato e presente in un'unica sinfonia. Quale sarà l'unico e vero legame tra le varie epoche? Cosa impareranno gli antichi dalla storia di Lucia? In memory of MR Giovanni Molaschi.
Il libro è arrivato terzo al SelFestival luglio 2023 Fiera del libro online Fiera del libro di Brindisi.
COPERTINE:
Iniziamo!
Ciao e grazie per essere qui! Per prima cosa presentati, cosa fai nella vita. Descriviti con tre aggettivi.
Sono Emanuela Molaschi. Ho 31 anni.
Blog Altervista:
Il mio blog.
Vivo a Lodi ma sono nata a Sant'Angelo Loigiano il 28 febbraio del 1993. Con pseudonimo Helen Liz, nel 2008 e 2009 scrivo e pubblico con Nuovi Autori un racconto nell'Antologia "Spazio a chi sa scrivere SPIRAGLI 68" ed il romanzo "Salvate la scuola", contenente anche poesie.
Nel 2012, ho pubblicato con uno pseudonimo differente un romanzo intitolato "La scuola del falco", con Gruppo Edicom. Lo pseudonimo scelto era Nina Campitelli.
Nello stesso anno ho partecipato al blog "Diamo merito al talento di Lombardia", "Brillantimenti 2011" riutilizzando lo pseudonimo Helen Liz. I brani sono ancora visibili. Nel 2018 ho pubblicato col mio nome un fantasy intitolato "SC e la maledizione del terzo occhio", edito con Kimerik.
Nel 2021, ancora diverse poesie, tra cui rielaborazioni di vecchie opere, poi pubblicate nell'Antologia "Mi illumino d'immenso 50", edita dalla Casa Editrice Pagine. Ho, poi, ripubblicato la maggior parte delle mie opere in Self Publishing utilizzando il mio nome. Nello stesso modo, ho presentato al pubblico anche delle Opere nuove, come "L'italiana che salvò il mondo".
Attualmente, dopo aver svolto e completato diversi corsi di lingua, canto e teatro, tentato la strada della Youtuber per passione (con ben due canali seguiti da molti followers), sono stata studente di PNL. Desiderando aiutare la gente come Hope Coach mi sono certificata il 28 novembre 2022. Il mio percorso di Mentoring è originale e musicale. Puoi visitare il profilo Facebook da coach scrivendo Emanuela Lea Mol.
Emanuela Molaschi Hope Mentor Coach, posizionata
nell'AREA LIFE, propone un profondo cammino interiore basato sulle tue esigenze
ed esperienze.
Al momento sono malata, con gravi problemi visivi e di
esposizione al sole per patologia sconosciuta. Sono fibromialgica e affetta da
Aniridia comparsa in età adulta. Ho dato le mie opere più note al Centro
Internazionale del Libro Parlato Adriano Sernagiotto per farne audiolibri
dedicati a chi ha, come me, difficoltà a leggere. Adoro conoscere i miei
lettori ed instaurare legami con loro. Sono rintracciabile su Facebook come
"Emanuela Mol" (https://www.facebook.com/ emanuela.resinafont.l), ma
ho creato gruppi fan per ciascun libro.
Negli ultimi anni ho ripubblicato e pubblicato altri romanzi.
Collaboro con la mia famiglia facendomi ispirare dalle loro idee e richieste o chiedendo suggerimenti da cui traggo spunti nuovi. Le opere in cui essi hanno collaborato hanno anche uno pseudonimo che nasconde i parenti, i quali non desiderano apparire. Si tratta de "L'Artista del figlio del Re", "Natale EXTRA di Extraterrestre... Aliena" e "Padri e figlie: Tre viaggi per la tua vera famiglia". Di questi, i primi due, hanno partecipato al SelFestival di luglio e agosto.
Piazzandosi rispettivamente uno al terzo posto (luglio 2023) e l'altro al primo, assieme a "L'amore vince sempre: un amore regale" (agosto 2023). "L'amore vince sempre: Un amore regale" è un'opera abbastanza recente.
La saga "Le Befane del Nord" è dedicata a valori e virtù fondamentali per la vita dell'uomo e comprende anche un quaderno operativo per aiutare chi soffre di malattia e solitudine. Si tratta di: "La Befana vien dal Nord", "Un fratello per Natale", "Abbi fede", "La Befana dello Show" e il quaderno "Agenda di una vera Befana: appunti di Speranza".
Da aprile 2022, collaboro pro bono per il giornale online
"Korazym".
Ho scritto anche le seguenti opere: "Questo amore non sarà mio", attualmente disponibile subito in PDF e cartaceo ordinabile tramite me, e "Suor delitto una detective in convento: Suor delitto A: Novizia sotto copertura", "Suor Delitto B: La scuola assassina" (serie "Suor Delitto". Primo libro Suor delitto A e secondo libro Suor delitto B)".
Non saprei che aggettivi utilizzare per me. Di certo,
come si nota, quando la salute lo permette, non mi piace stare con le mani in
mano.
Sono una persona piena di voglia di fare costretta
tra quattro mura per non squagliarsi al sole.
Come ti sei avvicinata\o alla scrittura?
Lo volevo scrivere per dimostrare di essere capace di raccontare storie come mia mamma (anni 3), mio papà, anni dopo, mi ha convinta a pubblicare. Non credevo che lo avrei fatto, invece sì. Ho cambiato il racconto all'ultimo, però. Ho sempre letto e ascoltato audiolibri.
Quando hai pubblicato il tuo
primo libro? L'ultimo invece?
Di cosa tratta?
Ho pubblicato il primo nel 2008 e l'ultimo nel 2024. Si
tratta di una storia all'apparenza semplice, ma coi suoi intrighi: due sosia
che si scambiano di posto, un grande nemico, due realtà commerciali rivali a
causa di un omicidio, una adulta insospettabile che nasconde grandi segreti e
aiuta chi dovrebbe essere suo nemico, almeno in apparenza, segreti di famiglia
e...
Il lancio di questa opera avviene insieme a quello
della nuova versione de "L'artista del figlio del re", storia di
riscatto sociale e valori tra due epoche storiche. Erunémë , sclappellina del
priorato di Othanis si trasferisce con il fratello Cemendur presso la corte del
conte Tauraran su condiglio del re, il quale vuole aiutarli dopo tutto ciò che
è accaduto loro. Nonostante questo, le cose si complicheranno e la giovane
Lucia, adolescente di Assemini negli anni 2000, si ritroverà a dover conoscere
proprio Erunémë ed i suoi compagni di avventura.
Partita per le vacanze estive dell"anno che precede quello maturità per vedere monumenti storici, Lucia viaggia nel tempo. Si ritrova nella storia che , tempo prima, sua madre le aveva raccontato solo in parte. Scopre, quindi, che non solo lei, ma anche la sua stessa madre fanno parte di quel racconto. Proprio grazie al viaggio inaspettato, Lucia e la madre riusciranno a chiudere col loro passato e a trovare il proprio posto nel mondo. Lucia avrà finalmente la giustizia e il riscatto sociale che merita e desidera da tempo.
Sia "L'artista del figlio del re" che "Le figlie del direttore", di cui sopra, sono acquistabili in cartaceo chiedendo direttamente a me la copia. Si tratta di una versione tascabile molto ben lavorata e venduta a un prezzo di gran lunga inferiore a quelli proposti da Lulu e Amazon. Ho a disposizione il PDF in qualsiasi momento ad un prezzo irrisorio.
Se ne avessi la possibilità cambieresti qualcosa nel
tuo ultimo scritto?
Già durante la scrittura ho cambiato moltissime cose.
"Le figlie del direttore" è diventato qualcosa di molto diverso da
quello che avevo in mente quando ho riempito le prime pagine. La storia è
stata, molto presto, dettata a distanza a causa della malattia. lo dettavo da
casa mia e la editor, da casa sua, scriveva per me. Purtroppo , però, non
riuscivo a farlo come avrei pensato di scrivere e, così, sono iniziati i cambi
stilistici: aumento e diminuzione dei dialoghi. Poi ho deciso chi dovesse
essere davvero morto o meno e ho aggiunto altre soluzioni per il finale che, in
parte, è rimasto invariato. Ho ripreso a scrivere. Alcune pagine su carta ,
tornando vagamente al mio vecchio stile, ma ho cambiato altri dettagli. Sarebbe
bello riscriverlo il più simile possibile all'idea originale. Chissà quale
sarebbe il preferito.
"L'artista del figlio del re" è stato scritto
tra il 201 1-2012 e il 2022. Ulteriore correzione nel ,2024
Ha subito diversi cambiamenti già nella riscrittura.
L'aggiunta della seconda parte ha ulteriormente modificato tutto. Non lo vorrei
cambiare più. Sarebbe più bello poter raccontare cosa sarebbe successo se
qualcosa fosse andato diversamente o aggiungere dei dettagli ad alcune
situazione. Tuttavia, penso che non sarebbe giusto toccarlo. È cambiato sitto
il mio naso più volte e la stesura definitiva mi soddisfa. È un progetto dei
Molaschi ( io e mio papà ) trasformato nel mio con suggerimenti di mio padre, citato
in fondo alla trama, dunque ecco spuntare lo pseudonimo. Il libro tratta
argomenti importanti.
Che genere tratta il tuo
libro e come mai proprio quello?
Per "Le figlie del direttore" alcuni
direbbero narrativa, io non ne sono sicura. lo scrivo quello che mi dà il cuore
e non sto a far caso a nulla. Sono libera, almeno li, Anche in " Le figlie
del direttore" si parla di riscatto sociale, di diritti, libertà di
scelta, uguaglianza, esattamente come ne "L'artista del figlio del
re". Seppur siamo intesi in ambito diverso della vita. "L'artista del
figlio del re" tocca temi profondi che non ti aspetteresti di trovare in
un fantasy storico. Il primo capitolo ti butta in faccia subito una dura
verità, per poi portarti ad un pezzo più tranquillo grazie al mondo antico. E
una lettura allegra che fa riflettere.
Cosa non deve mai mancare secondo te in un romanzo?
Qualcosa da dire sul serio oltre la storia. Ti deve
dare qualcosa. Può essere semplice, ma se ti dà qualcosa, va bene così.
Che emozioni provi nel sapere che un tuo libro, una tua idea, può essere letta da altre persone?
Alcune emozioni sono piacevoli. Altre piene di terrore. Il giudizio degli altri nel campo artistico, oggi più di ieri, è importantissimo e sappiamo che dè chi si approfitta del suo anonimato di internet per fare del male ad autori emergenti. Non è che mi piaccia parlare delle cose negative, è che penso sia giusto dire la verità. Prima o poi, tutti noi scrittori ci siamo scontrati con certa gente.
Spero sempre di incappare in persone oneste con un
gran cuore. È questo che serve per leggere le mie storie. Se non le si guarda
in modo superficiale, tutte hanno dei valori da comunicare. A voi scoprire cosa
hanno da dire.
Hai dei retroscena da svelarci che nessuno sa?
Per "L'artista del figlio del re" ho inserito degli elementi su richiesta e fatto delle modifiche per accontentare qualcuno che voleva una nuova storia, ma sarebbe stata troppo simile a quella, così ho unito il tutto. Sebastian Fleat è liberamente ( molto liberamente) ispirato a Sebastian di Delitti a Fleat House. Mi sono innamorata di quel personaggio ( mi innamorò sempre di quelli insoliti). Vedrete voi come è diverso il mio dall'originale. Dato che faccio schifo con la scelta dei nomi, ho deciso di lasciargli il nome che aveva e di usare Fleat come cognome.
Mi ero già sbizzarrita a cercare i nomi adatti per gli antichi. Nomi che avessero senso per qualche ragione particolare con il carattere o le abilità del personaggio. Ci ho messo giorni a spulciare il mio libro di nomi elfici. Non ci sono elfi nel racconto e neppure la magia, capirete poi il perché della scelta. Nella playlist musicale inserita a fine libro, circa la musica che ha ispirato alcune scene, o che io vedrei bene in quei punti se il libro fosse un musical, ho dimenticato "Fixer Upper". È accaduto durante tutte le correzioni e ho dovuto scriverlo su Facebook.
Per quel che riguarda la storia di "Erunémë e il cancello" ed "Erunémë,il bagno e la zia", mi sono ispirata a fatti reali. I titoli reali sarebbero dovuti essere: "Emanuela e il cancello" ed "Emanuela, il bagno e la zia". Sì, è vero, è qualcosa di autobiografici e quel famoso cancello, ritrovabile in foto sui social, è a pochi metri da casa mia. Quando Erunémë canta la canzone del cancello, sembra parlare a qualcuno, questa persona è sua mamma.
Stai scrivendo altro? Hai progetti futuri?
Mi sono fermata. Poi,
chissà.
Ti ringrazio per essere qui e se vuoi lasciami la tua
pagina autore Social.
ESTRATTI:
Tancredi Rivera è un nobile molto strano: non desidera
stare al centro dell’attenzione e usare la sua famiglia come un trofeo. Per lui
prima veniamo noi, poi il resto. Ho addirittura pensato di parlare a lui dei
miei sospetti, ma non l’ho fatto. Non voglio metterlo in pericolo. Se il piano
dello zio malvagio è quello che penso, Tancredi ha davanti ancora un po’ di
anni da vivere. La mia interferenza potrebbe portarlo ad una morte più rapida.
Devo fare in modo diverso. (...)
So che Tancredi proteggerà la
figlia perché, pur facendo lo stesso lavoro di Alessandro, si sa gestire meglio
tra casa e lavoro, alternandosi con Evelina. E’ davvero divertente vederlo
all’opera coi ragazzi: li consiglia e incoraggia, dice loro che, seppur sia
giusto che i nobili riprendano il potere, tutti siamo umani e meritiamo
rispetto. Essi non avrebbero mai dovuto trattare come inferiori le persone di
un rango diverso dal loro. La famiglia Rivera aveva accolto molti ricchi
borghesi al suo interno proprio perché contano i sentimenti e le capacità.
Molti nobili hanno avuto titoli per meriti di antenati che appartenevano a un
ceto sociale basso. Per lui, se una persona arrivava in alto, scalando la scala
sociale grazie alle sue capacità in totale onestà, era da ammirare.
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