Un thè freddo con Emanuela Molaschi

 Salve a tutti! 

Prendete qualcosa di fresco da bere e leggete con me questa bellissima intervista fatta ad un'autrice fuori dal comune e brillante!

Oggi con gioia vi presento Emanuela Molashi e riapro la sezione 'Interviste autori' per chi vuole 💓

Come al solito vi lascio prima le copertine e le trame e poi iniziamo con l'intervista vera e propria!

TRAME:

Le figlie del direttore:

Emanuela Forti ed Emanuela Rivera, appartenenti a due realtà commerciali concorrenti ubicate una di fronte all'altra, per realizzare i propri sogni decidono di scambiarsi durante la notte in cui si conoscono di persona. Entrambe sanno dell'esistenza della sosia, ma non l'hanno mai incontrata. Stressate da problemi che non sopportano più all'interno delle proprie vite, le due giovani si avviano l'una verso il negozio dell'altra durante la stessa notte. Grazie allo scambio, però, oscuri segreti vengono a galla e nessuna delle due potrà più fare a meno dell'aiuto dell'altra. In tutto questo, spiccano l'amore di una madre pronta a tutto pur di difendere la sua famiglia, il desiderio di giustizia e uguaglianza sociale. L'amicizia tra quattro ragazzi che cooperano tra loro per uno scopo comune e con una adulta, mostra come l'egoismo possa essere soppiantato da un legame sincero. Il potere, come sempre, cede il posto all'amore in tutte le sue forme, il quale, come da idea spesso descritta dall'autrice, vince sempre. Dall'autrice arrivata prima al SelFestival agosto 2023 con L'amore vince sempre: Un amore regale e Natale EXTRA di Extraterrestre … Aliena (scritto con pseudonimo Cable Evans) una storia di riscatto sociale e trionfo della giustizia.


L'Artista del figlio del Re:

IL RACCONTO MEDIEVALE PREFERITO DALLA GIOVANE LUCIA, ADOLESCENTE DI ASSEMINI, PRENDE VITA DURANTE LE VACANZE ESTIVE DI QUEST'ULTIMA. ANDATA A SAINT-VINCENT PER VISITARE MONUMENTI STORICI, LA RAGAZZA FINISCE NEL PASSATO ASSIEME ALLA SUA FAMIGLIA. PROPRIO IN QUEL LUOGO PROTAGONISTA DI MITI E LEGGENDE, LUCIA SCOPRE LA SUA VERA STORIA E RIESCE A TRASFORMARE LA SUA VITA IN UN CAPOLAVORO. Il temuto nobile Vaniglian, il conte Tauraran, il quale vuole diventare povero, i tavernieri della Gratulantes e persino una famosa scultrice e cantante saranno al fianco della ragazza per unire passato e presente in un'unica sinfonia. Quale sarà l'unico e vero legame tra le varie epoche? Cosa impareranno gli antichi dalla storia di Lucia? In memory of MR Giovanni Molaschi.



Il libro è arrivato terzo al SelFestival luglio 2023 Fiera del libro online Fiera del libro di Brindisi.


COPERTINE:






Iniziamo!


Ciao e grazie per essere qui! Per prima cosa presentati, cosa fai nella vita. Descriviti con tre aggettivi.

Sono Emanuela Molaschi. Ho 31 anni.

Blog Altervista: Il mio blog.

Vivo a Lodi ma sono nata a Sant'Angelo Loigiano il 28 febbraio del 1993. Con pseudonimo Helen Liz, nel 2008 e 2009 scrivo e pubblico con Nuovi Autori un racconto nell'Antologia "Spazio a chi sa scrivere SPIRAGLI 68" ed il romanzo "Salvate la scuola", contenente anche poesie. 

Nel 2012, ho pubblicato con uno pseudonimo differente un romanzo intitolato "La scuola del falco", con Gruppo Edicom. Lo pseudonimo scelto era Nina Campitelli. 

Nello stesso anno ho partecipato al blog "Diamo merito al talento di Lombardia", "Brillantimenti 2011" riutilizzando lo pseudonimo Helen Liz. I brani sono ancora visibili. Nel 2018 ho pubblicato col mio nome un fantasy intitolato "SC e la maledizione del terzo occhio", edito con Kimerik. 

Nel 2021, ancora diverse poesie, tra cui rielaborazioni di vecchie opere, poi pubblicate nell'Antologia "Mi illumino d'immenso 50", edita dalla Casa Editrice Pagine. Ho, poi, ripubblicato la maggior parte delle mie opere in Self Publishing utilizzando il mio nome. Nello stesso modo, ho presentato al pubblico anche delle Opere nuove, come "L'italiana che salvò il mondo".

Attualmente, dopo aver svolto e completato diversi corsi di lingua, canto e teatro, tentato la strada della Youtuber per passione (con ben due canali seguiti da molti followers), sono stata studente di PNL. Desiderando aiutare la gente come Hope Coach mi sono certificata il 28 novembre 2022. Il mio percorso di Mentoring è originale e musicale. Puoi visitare il profilo Facebook da coach scrivendo Emanuela Lea Mol.

Emanuela Molaschi Hope Mentor Coach, posizionata nell'AREA LIFE, propone un profondo cammino interiore basato sulle tue esigenze ed esperienze.

Al momento sono malata, con gravi problemi visivi e di esposizione al sole per patologia sconosciuta. Sono fibromialgica e affetta da Aniridia comparsa in età adulta. Ho dato le mie opere più note al Centro Internazionale del Libro Parlato Adriano Sernagiotto per farne audiolibri dedicati a chi ha, come me, difficoltà a leggere. Adoro conoscere i miei lettori ed instaurare legami con loro. Sono rintracciabile su Facebook come "Emanuela Mol" (https://www.facebook.com/ emanuela.resinafont.l), ma ho creato gruppi fan per ciascun libro.

Negli ultimi anni ho ripubblicato e pubblicato altri romanzi.

Collaboro con la mia famiglia facendomi ispirare dalle loro idee e richieste o chiedendo suggerimenti da cui traggo spunti nuovi. Le opere in cui essi hanno collaborato hanno anche uno pseudonimo che nasconde i parenti, i quali non desiderano apparire. Si tratta de "L'Artista del figlio del Re", "Natale EXTRA di Extraterrestre... Aliena" e "Padri e figlie: Tre viaggi per la tua vera famiglia". Di questi, i primi due, hanno partecipato al SelFestival di luglio e agosto.

Piazzandosi rispettivamente uno al terzo posto (luglio 2023) e l'altro al primo, assieme a "L'amore vince sempre: un amore regale" (agosto 2023). "L'amore vince sempre: Un amore regale" è un'opera abbastanza recente. 

La saga "Le Befane del Nord" è dedicata a valori e virtù fondamentali per la vita dell'uomo e comprende anche un quaderno operativo per aiutare chi soffre di malattia e solitudine. Si tratta di: "La Befana vien dal Nord", "Un fratello per Natale", "Abbi fede", "La Befana dello Show" e il quaderno "Agenda di una vera Befana: appunti di Speranza"

Da aprile 2022, collaboro pro bono per il giornale online "Korazym".

Ho scritto anche le seguenti opere: "Questo amore non sarà mio", attualmente disponibile subito in PDF e cartaceo ordinabile tramite me, e "Suor delitto una detective in convento: Suor delitto A: Novizia sotto copertura", "Suor Delitto B: La scuola assassina" (serie "Suor Delitto". Primo libro Suor delitto A e secondo libro Suor delitto B)".

Non saprei che aggettivi utilizzare per me. Di certo, come si nota, quando la salute lo permette, non mi piace stare con le mani in mano.

Sono una persona piena di voglia di fare costretta tra quattro mura per non squagliarsi al sole.


Come ti sei avvicinata\o alla scrittura?

Lo volevo scrivere per dimostrare di essere capace di raccontare storie come mia mamma (anni 3), mio papà, anni dopo, mi ha convinta a pubblicare. Non credevo che lo avrei fatto, invece sì. Ho cambiato il racconto all'ultimo, però. Ho sempre letto e ascoltato audiolibri.



Quando hai pubblicato il tuo primo libro? L'ultimo invece?

Di cosa tratta?


Ho pubblicato il primo nel 2008 e l'ultimo nel 2024. Si tratta di una storia all'apparenza semplice, ma coi suoi intrighi: due sosia che si scambiano di posto, un grande nemico, due realtà commerciali rivali a causa di un omicidio, una adulta insospettabile che nasconde grandi segreti e aiuta chi dovrebbe essere suo nemico, almeno in apparenza, segreti di famiglia e...

Il lancio di questa opera avviene insieme a quello della nuova versione de "L'artista del figlio del re", storia di riscatto sociale e valori tra due epoche storiche. Erunémë , sclappellina del priorato di Othanis si trasferisce con il fratello Cemendur presso la corte del conte Tauraran su condiglio del re, il quale vuole aiutarli dopo tutto ciò che è accaduto loro. Nonostante questo, le cose si complicheranno e la giovane Lucia, adolescente di Assemini negli anni 2000, si ritroverà a dover conoscere proprio Erunémë ed i suoi compagni di avventura.

Partita per le vacanze estive dell"anno che precede quello maturità per vedere monumenti storici, Lucia viaggia nel tempo. Si ritrova nella storia che , tempo prima, sua madre le aveva raccontato solo in parte. Scopre, quindi, che non solo lei, ma anche la sua stessa madre fanno parte di quel racconto. Proprio grazie al viaggio inaspettato, Lucia e la madre riusciranno a chiudere col loro passato e a trovare il proprio posto nel mondo. Lucia avrà finalmente la giustizia e il riscatto sociale che merita e desidera da tempo.

Sia "L'artista del figlio del re" che "Le figlie del direttore", di cui sopra, sono acquistabili in cartaceo chiedendo direttamente a me la copia. Si tratta di una versione tascabile molto ben lavorata e venduta a un prezzo di gran lunga inferiore a quelli proposti da Lulu e Amazon. Ho a disposizione il PDF in qualsiasi momento ad un prezzo irrisorio.


Se ne avessi la possibilità cambieresti qualcosa nel tuo ultimo scritto?

Già durante la scrittura ho cambiato moltissime cose. "Le figlie del direttore" è diventato qualcosa di molto diverso da quello che avevo in mente quando ho riempito le prime pagine. La storia è stata, molto presto, dettata a distanza a causa della malattia. lo dettavo da casa mia e la editor, da casa sua, scriveva per me. Purtroppo , però, non riuscivo a farlo come avrei pensato di scrivere e, così, sono iniziati i cambi stilistici: aumento e diminuzione dei dialoghi. Poi ho deciso chi dovesse essere davvero morto o meno e ho aggiunto altre soluzioni per il finale che, in parte, è rimasto invariato. Ho ripreso a scrivere. Alcune pagine su carta , tornando vagamente al mio vecchio stile, ma ho cambiato altri dettagli. Sarebbe bello riscriverlo il più simile possibile all'idea originale. Chissà quale sarebbe il preferito.

"L'artista del figlio del re" è stato scritto tra il 201 1-2012 e il 2022. Ulteriore correzione nel ,2024

Ha subito diversi cambiamenti già nella riscrittura. L'aggiunta della seconda parte ha ulteriormente modificato tutto. Non lo vorrei cambiare più. Sarebbe più bello poter raccontare cosa sarebbe successo se qualcosa fosse andato diversamente o aggiungere dei dettagli ad alcune situazione. Tuttavia, penso che non sarebbe giusto toccarlo. È cambiato sitto il mio naso più volte e la stesura definitiva mi soddisfa. È un progetto dei Molaschi ( io e mio papà ) trasformato nel mio con suggerimenti di mio padre, citato in fondo alla trama, dunque ecco spuntare lo pseudonimo. Il libro tratta argomenti importanti.



Che genere tratta il tuo libro e come mai proprio quello?


Per "Le figlie del direttore" alcuni direbbero narrativa, io non ne sono sicura. lo scrivo quello che mi dà il cuore e non sto a far caso a nulla. Sono libera, almeno li, Anche in " Le figlie del direttore" si parla di riscatto sociale, di diritti, libertà di scelta, uguaglianza, esattamente come ne "L'artista del figlio del re". Seppur siamo intesi in ambito diverso della vita. "L'artista del figlio del re" tocca temi profondi che non ti aspetteresti di trovare in un fantasy storico. Il primo capitolo ti butta in faccia subito una dura verità, per poi portarti ad un pezzo più tranquillo grazie al mondo antico. E una lettura allegra che fa riflettere.


Cosa non deve mai mancare secondo te in un romanzo?

Qualcosa da dire sul serio oltre la storia. Ti deve dare qualcosa. Può essere semplice, ma se ti dà qualcosa, va bene così.


Che emozioni provi nel sapere che un tuo libro, una tua idea, può essere letta da altre persone?

Alcune emozioni sono piacevoli. Altre piene di terrore. Il giudizio degli altri nel campo artistico, oggi più di ieri, è importantissimo e sappiamo che dè chi si approfitta del suo anonimato di internet per fare del male ad autori emergenti. Non è che mi piaccia parlare delle cose negative, è che penso sia giusto dire la verità. Prima o poi, tutti noi scrittori ci siamo scontrati con certa gente.

Spero sempre di incappare in persone oneste con un gran cuore. È questo che serve per leggere le mie storie. Se non le si guarda in modo superficiale, tutte hanno dei valori da comunicare. A voi scoprire cosa hanno da dire.


Hai dei retroscena da svelarci che nessuno sa?

Eh, per "Le figlie del direttore" il retroscena l'ho già svelato: è la prima volta che scrivo un libro dettandolo quasi tutto al telefono. lo, solitamente, prima scrivo e poi invio. Ho affrontato il disagio di mostrare alla editor tutte le difficoltà del passaggio creativo da testa a carta ( che dettando sono diverse).
Per "L'artista del figlio del re" ho inserito degli elementi su richiesta e fatto delle modifiche per accontentare qualcuno che voleva una nuova storia, ma sarebbe stata troppo simile a quella, così ho unito il tutto. Sebastian Fleat è liberamente ( molto liberamente) ispirato a Sebastian di Delitti a Fleat House. Mi sono innamorata di quel personaggio ( mi innamorò sempre di quelli insoliti). Vedrete voi come è diverso il mio dall'originale. Dato che faccio schifo con la scelta dei nomi, ho deciso di lasciargli il nome che aveva e di usare Fleat come cognome.
Mi ero già sbizzarrita a cercare i nomi adatti per gli antichi. Nomi che avessero senso per qualche ragione particolare con il carattere o le abilità del personaggio. Ci ho messo giorni a spulciare il mio libro di nomi elfici. Non ci sono elfi nel racconto e neppure la magia, capirete poi il perché della scelta. Nella playlist musicale inserita a fine libro, circa la musica che ha ispirato alcune scene, o che io vedrei bene in quei punti se il libro fosse un musical, ho dimenticato "Fixer Upper". È accaduto durante tutte le correzioni e ho dovuto scriverlo su Facebook.
Per quel che riguarda la storia di "Erunémë e il cancello" ed "Erunémë,il bagno e la zia", mi sono ispirata a fatti reali. I titoli reali sarebbero dovuti essere: "Emanuela e il cancello" ed "Emanuela, il bagno e la zia". Sì, è vero, è qualcosa di autobiografici e quel famoso cancello, ritrovabile in foto sui social, è a pochi metri da casa mia. Quando Erunémë canta la canzone del cancello, sembra parlare a qualcuno, questa persona è sua mamma.


Stai scrivendo altro? Hai progetti futuri?

Mi sono fermata. Poi, chissà.


Ti ringrazio per essere qui e se vuoi lasciami la tua pagina autore Social.


Grazie a te. Ho pagine e profili per quasi ogni libro, in modo che chi è interessato a una cosa non debba assorbirsi anche il resto appunto il messanger che uso per parlare con tutti e quello del profilo principale dove si trattano un po' tutti gli argomenti. 
Il profilo è: https://www.facebook.com/emanuela.resinafont.l. Potete chiedere in privato quali sono gli altri profili dedicati alle opere, se volete seguirne una in modo specifico e ve lo dirò. Per i messaggi, però, dovrete utilizzare sempre questo profilo perché è l'unico con Messenger sempre raggiungibile, in quanto gli altri non sono attivi. Grazie a tutti.


ESTRATTI:


'L'artista del figlio del re' di Aranel Elwen Tursendo

pseudonimo di Emanuela Molaschi:


«Vi dirò due cose: i nobili sono fatti esattamente come noi e, se si feriscono, il loro sangue non è affatto blu. È rosso, come quello di tutti gli altri. La seconda cosa riguarda noi poveri. Sapete cosa mangiamo di più? Verdure. Eppure voi vi rifiutate. Vedete come sono forti e muscolosi i vostri salariati? Lavorano tanto e da dove prendono tutta la loro forza? Da quello che mangiano. Il pane è raro, le verdure tante. La carne se la sognano. Questo cosa vuol dire? Un po' di forza la danno anche le verdure. Volete essere in forze per la prossima...» abbassò la voce e riprese. «Uscita da palazzo? Bene allora mangiate le verdure. Non si maledice niente che viene dal cielo, neppure la pioggia, diceva un orientale che si serviva da mio padre. Non si maledice niente che sia della natura, che cresce e nutre l'uomo. Anche quello viene dal cielo. Cosa aiuta i raccolti? Il tempo, l'alternanza di pioggia e sole. Queste cose vengono dal cielo. Se ciò che viene dal cielo fa crescere qualcosa sulla terra, non si può maledire la seconda, per rispetto alla prima. Dire che una cosa fa schifo è come maledirla. Maledire significa dire male di quella cosa»


'Le figlie del direttore' di Emanuela Molaschi:

Tancredi Rivera è un nobile molto strano: non desidera stare al centro dell’attenzione e usare la sua famiglia come un trofeo. Per lui prima veniamo noi, poi il resto. Ho addirittura pensato di parlare a lui dei miei sospetti, ma non l’ho fatto. Non voglio metterlo in pericolo. Se il piano dello zio malvagio è quello che penso, Tancredi ha davanti ancora un po’ di anni da vivere. La mia interferenza potrebbe portarlo ad una morte più rapida. Devo fare in modo diverso. (...)
So che Tancredi proteggerà la figlia perché, pur facendo lo stesso lavoro di Alessandro, si sa gestire meglio tra casa e lavoro, alternandosi con Evelina. E’ davvero divertente vederlo all’opera coi ragazzi: li consiglia e incoraggia, dice loro che, seppur sia giusto che i nobili riprendano il potere, tutti siamo umani e meritiamo rispetto. Essi non avrebbero mai dovuto trattare come inferiori le persone di un rango diverso dal loro. La famiglia Rivera aveva accolto molti ricchi borghesi al suo interno proprio perché contano i sentimenti e le capacità. Molti nobili hanno avuto titoli per meriti di antenati che appartenevano a un ceto sociale basso. Per lui, se una persona arrivava in alto, scalando la scala sociale grazie alle sue capacità in totale onestà, era da ammirare.



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